Episodi | ||||||||||||||
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11
Cameron rientra al bunker in auto. |
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Al piano della strada c'è solo Murch, che analizza un po' di vecchie apparecchiature militari. |
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Cameron | Salve Sig. Murch. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Murch | Ciao, sei stata un po' in giro? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cameron | Sono andata a trovare un amico. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Murch | Bene... Com'è andata? |
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Cameron | Abbiamo parlato molto. Tempo fa lo avevo un po' spaventato, ora ci siamo chiariti. |
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Murch | Ottimo direi... Non gli hai detto chi sei, vero? |
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Cameron | No, certo. E poi volevo vedere come si sarebbe comportato con me senza sapere chi sono. |
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Murch | Molto bene. (Le si avvicina) Ascolta, ho ordinato quello che mi avevi chiesto, domani andiamo noi due a ritirarlo. |
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Cameron | Nessuno sa di questa cosa, vero? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Murch | Nessuno... Non volevo dar loro false speranze prima di averla vista funzionare. |
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Cameron | Bene. Sono bastati i soldi sul conto cifrato? |
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Murch | Non ho usato quelli, non volevo che le due operazioni fossero ricollegabili. Avevo accesso anche al conto personale della Sig. Weaver ed ho usato quello senza toccare l'altro. |
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Cameron | (Un po' pensierosa.) OK... Dove sono gli altri? |
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Murch | Sono giù, con Savannah. Guardano un cartone, credo... sono arrivato da poco. |
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Cameron | Bene. (Prendendo delle buste dalla macchina.) Tailandese! |
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Murch | Ah, ti piacciono le cose esotiche... Bene, ci voleva proprio. |
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Cameron | Beh, spero piaccia a voi. Andiamo giù. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John va al piano mensa. È ancora un po' assonnato. Vede Terry. John |
Ehi, già sveglia!? |
Terry |
È strano qui... c'è un silenzio tale... |
Non ci sono abituata... Sembra che invece tu abbia gradito (indicando l'orologio sul muro)! John guarda l'orologio: 09:27. Solleva per un attimo le sopracciglia con un sorriso meravigliato. John |
Wow! |
(Guardando nuovamente lei) Ho dormito come non facevo da mesi... John si siede ad un tavolo stiracchiandosi. Terry |
Ho preparato... |
Beh, non chiedermi cosa sia e mangia... Porta due piatti al tavolo. Terry |
Ho dovuto lavorarci un po' per capire come renderlo... commestibile... |
John |
(Inizia a mangiare) Wow, non voglio sapere com'era in origine... |
Terry |
Mangia, siamo già fortunati che chi ci ha preceduti abbia riempito il bunker di questo "cibo" a lunghissima conservazione. (Inizia a mangiare) |
La roba che ha procurato Catherine è meglio razionarla, è quasi finita... E poi questo non sarà buono, ma è completo ed equilibrato. John |
È stata mia madre. |
Terry |
Come? |
John |
È stata mia madre ad attrezzare il bunker, a riempirlo di cibo militare, ed a montare i server, poco prima della guerra, insieme ad altre due persone di fiducia. |
Terry |
Tra cui la tua amica, immagino... |
John |
No, lei era smontata. |
È una lunga storia, ma il suo chip originale ora ce l'ha John Henry, lei ne ha un altro, ma ha le stesse memorie... Io non lo sapevo e sono venuto a riprendere il chip per rimontarla, ma il suo corpo non è passato... Poi ho scoperto come stessero le cose... Terry |
Quindi sei venuto qui per lei... |
John |
Esatto. |
Terry |
Come mai ti preoccupi tanto di ritrovare lei? |
John |
Te l'ho detto, è una mia amica, e poi... |
Terry |
(Interrompendolo) No, come mai ti preoccupi di ritrovare lei, e non tua madre? |
John |
(Ridacchiando) Scherzi, non conosci mia madre! |
Se non vuole farsi trovare non la troverai mai! Credimi, sarebbe tempo perso... E poi sono sicuro che Cameron sappia dove sia, quindi trovata lei avrò trovato anche mia madre. Terry |
Una in gamba... |
John |
Già... |
Lo sai, sei diversa da com'eri nel bunker. Eri molto... ...introversa. Terry |
Rudolf era così... |
Anni fa aveva molti amici, ma poi hanno cominciato a morire tutti, uno dopo l'altro. Col passare del tempo era diventato sempre più solo. Io lo vedevo e non potevo far nulla per aiutarlo. Quando se n'è andato, io ho continuato a fare come faceva lui, per non far notare la differenza. Allontanando tutti non potevano notare che non ero lui... Quella che hai visto nel bunker non ero io, ma la mia imitazione di Rudolf. John |
È successo anche a te? |
Di perdere qualcuno a cui tenessi, intendo... Terry |
Siamo in guerra, John... |
Ma a volte qualcuno è anche tornato quando non ci speravo più. (Guardandolo) John |
Stai parlando di Allison... |
Lei non sa chi sei, vero? Terry |
Nessuno sa chi sono, e nessuno lo deve sapere! |
John |
È per questo che mi hai fatto disattivare alcuni sensori sulla tua nuova guardia del corpo, perché non vedesse che sei una donna? |
Terry |
Si, esatto. |
Ma si riattiveranno al primo riavvio... Il che succede talvolta in battaglia... John |
Bene, (mangiando l'ultimo boccone) io vado a vedere come aiutare John Henry, tu vieni? |
Terry |
Sparecchio ed arrivo. |
John |
Savannah mi ha detto che anche tu sei ferrata. |
Terry |
No, Savannah ti ha detto che anche Rudolf era ferrato... |
Io ho imparato molto, ma non sono ai suoi livelli... | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cameron e Murch arrivano giù portando le buste. Ellison e Savannah sono ad un tavolo mensa con un portatile, a guardare un cartone. Sarah è su un altro tavolo, poco più in la, con vari fogli ed una penna in mano. Murch |
Signori, servizio a domicilio! |
Savannah li vede e corre da loro. Murch appoggia le buste e la solleva, lei lo abbraccia. Murch |
Ehi, piccolina, che fai qui? (La rimette giù) |
Savannah |
Guardavamo un film. |
(Va da Cameron) Ciao! Cameron |
(Un po' indecisa) Ciao! |
La solleva anche lei e fa come Murch. Cameron |
Ti diverti? |
Savannah |
Si! |
Dopo giochiamo ancora? Cameron |
Certo. (La rimette giù) |
Ora però si mangia. Savannah |
Ora la faccia è guarita, non ti fa più male. |
Cameron |
No, te l'avevo detto che sarebbe passata (accennando un sorriso). |
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John è da John Henry John |
OK, prova su un'altra porta e diminuisci l'intervallo. |
John H. |
OK. |
Sta funzionando, lo stiamo saturando Non ha il tempo di modificarsi per reagire. John |
Bene. |
John H. |
Ce l'ha fatta, ci ha sconfitti di nuovo. |
John |
(Mettendosi le mani alla testa) No!!! |
Accidenti, sembra funzionare ma poi ci sconfigge! Ci serve più potenza. Dobbiamo effettuare più attacchi simultaneamente. John H. |
Non abbiamo più potenza, stiamo simulando rapporti di potenza paragonabili a quelli reali di Skynet e di questa macchina... |
John |
Già... |
E poi, anche se ci riuscissimo, come ci collegheremo a Skynet per attaccarlo? Non possiamo spostare questi server, e la rete non esiste più! John H. |
Abbiamo i codici di un satellite, useremo quello, ma diventeremo localizzabili. |
John |
Il che vuol dire che avremo un solo tentativo... |
...e siamo ancora molto lontani da una soluzione... Arriva Terry. Va da John e gli mette una mano sulla spalla. Terry |
Ehi, ti vedo agitato... |
Tutto a posto? John |
Non ci riusciamo, non abbiamo abbastanza potenza di calcolo per un attacco multiplo... | Se solo avessimo dei server più... Gli si illumina la faccia. John |
(Ad entrambi) Sono un idiota! |
Ma come ho fatto a non pensarci prima! John H. |
A cosa? |
John |
I semafori! |
Terry |
Ma i semafori non esistono più, che vuoi fare? |
John H. |
No, i semafori sono un sistema usato dai sistemi operativi per coordinare l'accesso dei vari processi alle risorse condivise. |
Sovraccaricandoli potremmo... John |
(Interrompendolo) No, no, i veri semafori... |
Intendo, è come con i semafori. La più potente rete neurale che possiamo usare come unità di calcolo per l'attacco sono i chip, e di quelli ne abbiamo in abbondanza! Terry |
Ma sei sicuro che si possa fare? |
John |
L'ho già fatto una volta, col chip di Cameron. |
Da sola è riuscita ad abbattere un sistema abbastanza evoluto in meno di un minuto! In più sono anche portatili, possiamo effettuare l'attacco senza essere individuati. John H. |
Catherine fa molto bene ad avere fiducia in te. |
E Skynet fa molto bene a temerti, ed a tentare in tutti i modi di ucciderti. Terry guarda John Henry con faccia interrogativa per un paio di secondi, poi guarda John. John |
Già... |
Dobbiamo riprogrammare una decina di chip, costruire loro una piattaforma hardware per interfacciarli, trovare tutte le vulnerabilità, ed istruire ogni chip per far leva su una di quelle! John H. |
Sai costruire la piattaforma? |
John |
Si, ma mi ci vorrà qualche giorno... |
La roba che serve non si trova al supermercato... visto che neanche esistono più! Ma io so a chi chiedere... John Henry, tu cerca le vulnerabilità, io penso alla piattaforma. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel bunker sono tutti a tavola. Hanno finito di mangiare. Cameron non ha neanche il piatto, ma è comunque seduta con loro. Savannah è stanca e sta per addormentarsi appoggiandosi ad Ellison. Ellison la prende delicatamente e la porta via. Cameron si alza e se ne va. Dopo poco Sarah la segue. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John va da Catherine. John |
Ci servirà Savannah, lei ha più attrezzatura e più materiale di quanto ne abbiamo qui. |
Terry |
(Da dietro) No! |
Non portatela qui. Lei serve dov'è, è molto importante che resti li! John |
Allora andrò a farmi dare ciò che ci serve, oggi stesso. |
Catherine |
Ci vado io, sarà più sicuro. |
Terry |
Ma non si fiderà mai di te! |
Catherine |
Ragazzina, certo che si fiderà... sono sua madre! |
Terry |
(Fa una faccia tra lo stupito e l'incredulo) Cosa?! |
John |
Lascia stare, fidati di lei. |
(A Catherine) ti scrivo ciò che mi serve. Tra le macerie prendi anche dei chip ed un paio di batterie di Terminator, per favore. Ci serviranno. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cameron è ai server. Arriva Sarah. Sarah |
Ti vedo diversa da un po'... |
Facciamo progressi... Cameron |
Piaciuta la cena? |
Non sapevo se sarebbe andata bene. Sarah |
Sono sicura che se sapessi quello che ho mangiato in vita mia, vomiteresti persino tu... |
Era buona, comunque. Grazie. Cameron |
Grazie? |
Facciamo progressi (sorridendole)! Sarah |
(Accenna un gesto strano con la testa) Novità sulla caccia a Skynet? |
Cameron |
Trovo sempre il virus, ma nessuna traccia del sistema che lo ha generato e che lo controlla. |
Credo abbia paura. Arriva anche Murch che però, sorpreso nel vedere Sarah, fa un gesto, non dice nulla e resta ad ascoltare. Sarah |
E fa più che bene, te lo assicuro io! |
Non c'è un modo per snidarlo? Cameron |
Si, ora che ho un chip potrei provarci, usando i server... |
...ma questo ci renderebbe localizzabili, ed ho il compito di lasciare questo luogo e questi sistemi il più intatti e sconosciuti possibile. Sarah |
A John Henry, immagino... |
Cameron |
Esatto. |
Sarah |
Ma perché? |
A che servono? Cameron |
John Henry è un sistema puro, non è mai stato uno di noi. |
Anche se ora fisicamente lo è al 100%, la sua mente è nata e cresciuta grazie a Andy Goode, la Sig. Weaver, ed al Sig. Murch, senza subire alcun influsso da Skynet. Sarah |
E quindi? |
Cameron |
John Henry è l'unico che può agire contro Skynet, e lo farà lanciando un attacco da questi sistemi. |
Sarah |
Be, ma se lo facessimo noi prima, se impedissimo la guerra, sarebbe molto meglio! |
Cameron |
Tu ti ostini a non voler capire. |
Sarah |
"Cosa" non voglio capire... |
Cameron |
Non puoi cambiare volontariamente il futuro usando informazioni provenienti dal futuro, sarebbe un paradosso. |
Sarah |
Ma che stai dicendo, io l'ho già fatto! |
Cameron |
Tu, Skynet, la Resistenza... |
Avete cambiato il corso della storia varie volte... Ma non siete mai riusciti a raggiungere lo scopo che vi prefiggevate, perché sarebbe stato quasi certamente un paradosso. Come ti ho già detto, tu hai alterato la storia e la costruzione di Skynet distruggendo il lavoro di Dyson sul chip, ma non ne hai impedito la nascita, né hai impedito il Giorno del Giudizio. Skynet ha alterato la sua stessa storia inviando il primo Terminator, creando involontariamente una versione più avanzata di se stesso. Distruggendo il primo Turco hai fatto nascere il secondo... La Sig. Weaver lo ha fatto rubare, evitando che finisse nelle mani dei militari e che diventasse Skynet. Sarah |
(Molto stupita e spaventata.) Quindi... Cosa vuoi dire... |
Cameron |
Se anche trovassimo il fratello di John Henry, non lo potresti distruggere qui, in questo tempo! |
Murch |
(Con sguardo basso, faccia cupa, e voce bassa ed inespressiva.) Ha ragione. |
Sarah |
Ma perché? |
Non capisco. Murch va lentamente alla scrivania, apre un cassetto e prende un blocchetto A4, una squadretta ed una penna. Si siede sul lato corto della scrivania, con Cameron seduta sul lato lungo alla sua destra, e Sarah in piedi su quello alla sua sinistra. Sarah si appoggia con le mani sul bordo della scrivania portando testa e busto in avanti per guardare quello che fa Murch. Murch apre il blocchetto. È a quadretti da 5mm. Ha la stessa voce di prima. Murch |
Immagina che questa sia la linea del tempo (tracciando una linea a 5mm dal margine, parallela al lato lungo del foglio). |
Immagina che il tempo scorra in questa direzione (disegnando alcune frecce sulla linea). Immagina che in questo momento X (segnando un punto oltre la metà della linea) avvenga un determinato evento che tu vorresti cambiare. Sarah |
Come il Giorno del Giudizio... |
Murch |
Come il Giorno del Giudizio. |
Ora tu, in questo momento B (indicando un punto quasi alla fine della linea), torni indietro nel tempo fino al punto A (indicando un punto all'inizio), portando con te le informazioni sul futuro. Questo genera una linea temporale parallela... Disegna una seconda linea, parallela alla prima e distante 1Cm, contrassegnando gli stessi punti A e B. Murch |
In un momento "1" precedente ad X (segnando un punto successivo ad A sulla seconda linea), tu impedirai che avvenga l'evento, perché sai che avverrà. |
Quindi, quando arriverà il momento X, l'evento non si verificherà (disegna un punto X tratteggiato sulla seconda linea). Sarah |
Si, era lo scopo per cui sono tornato... |
Murch |
Ma questo vuol dire che, la "nuova te" che deve ancora tornare indietro non vedrà accadere l'evento, quindi non saprà di dover tornare indietro... |
Cameron |
Nello specifico della Sig. Weaver, neanche esisterà... e quindi neanche John Henry e questi server... |
Murch |
Questo è un paradosso temporale... |
Nel momento B l'altro te non tornerà indietro al punto A; quindi dal punto A si ritorna sulla linea temporale originale da cui si arriverà al momento in cui l'evento si verifica, senza passare da quello in cui viene impedito... Sarah |
Non ci ho capito molto... |
Cioè, si, ho capito, ma... Murch taglia la carta 0.5Cm oltre la seconda linea, la ripiega a metà parallelamente al lato lungo. Ora ha una striscia larga 1Cm e lunga quanto il foglio, con le due linee sulle due facce. Unisce le due estremità, facendo fare mezzo giro al foglio, in modo che il primo punto A sia affianco al secondo punto B e viceversa. Incolla con un pezzo di nastro trasparente. Murch |
Sai cos'è questo? (Mostrando lo strano oggetto tenendolo sul palmo della mano) |
Sarah |
(Prende l'oggetto) Un gran grattacapo... |
Cameron |
(Le prende l'oggetto) È un nastro di Möbius. |
Sarah |
Ovvero? |
Murch |
Guarda: |
Porge la mano aperta a Cameron, che gli da il nastro. Lui lo prende tenendo la carta tra pollice ed indice della mano destra. Le frecce puntano in basso. Sarah si avvicina per guardare bene. Con l'altra mano, Murch fa scorrere la carta lungo la linea del tempo, tirandolo da sopra. Murch fa scorrere il nastro finché non appare X da sotto il suo pollice destro. Murch |
Qui avviene l'evento X (poi continua a scorrere)... |
Qui, da B torno indietro ad A, per cambiare il corso degli eventi (si vedono B e immediatamente dopo A. Continua a scorrere). Ora cambio il corso della storia (si vede il punto 1) ed il tempo continua a scorrere fino ad arrivare al momento X, in cui si sarebbe dovuto verificare l'evento...(si vede l'X tratteggiato)... Ma l'evento non si verifica. (Continua a scorre) Arrivo al momento in cui sarei dovuto tornare indietro nel tempo (si vedono B, il nastro, ed A)... ma siccome l'evento non si è verificato, non so di doverlo fare... (Scorre e supera il punto in cui ci sarebbe dovuto essere l'1, ma in cui non c'è)... Quindi, andando avanti, l'evento X si verifica (si vede X)... Qui il ciclo ricomincia in maniera paradossale ed infinita. -A----------->-----1------>----------->----------->----------->------ ----->----------->----------B- -A----------->----- ------>----------->----------->----------->------X----->----------->----------B- | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John è ad uno dei tavoli della mensa col suo portatile. Sta digitando. Arriva Terry. Terry |
Come procede? |
John |
Bene. |
Fortunatamente è abbastanza facile modularizzare i chip. Ho quasi finito di progettare l'hardware che li dovrà interconnettere... Quando Catherine tornerà lo realizzerò e poi lo testeremo. Terry |
(Gli va da dietro per vedere ciò che c'è sullo schermo, avvicinandoglisi) Un bus a stella... non saturerà il nodo centrale? |
John |
(Un po' imbarazzato) No. |
Ogni chip deve autonomamente svolgere una funzione indipendente, per poi interagire con l'esterno. Il BUS ha il solo compito di coordinare gli attacchi. Terry |
Si può espandere? |
John |
Per ora sto simulando 8 chip, ma li posso raddoppiare molto facilmente. |
Dipende da quello che avremo, e da cosa troverà John Henry. Terry |
Bene, uomo scongelato, ottimo lavoro! |
Terry sta per andarsene, poi si gira nuovamente con faccia interrogativa. Terry |
Mi spieghi questa storia della madre di Savannah? |
John |
Beh, non c'è molto da dire... |
Catherine aveva preso il posto della madre di Savannah quando i suoi genitori sono morti, per un paio d'anni. Poi siamo venuti qui. Terry |
Ma cosa dirà Savannah rivedendola ora? |
John |
Oh, no, le abbiamo già detto la verità mesi fa... |
Ma a Savannah non importa, considera comunque Catherine una di cui fidarsi... Sembra strano, lo so, ma... non lo è. Dopotutto, che vuol dire veramente "normale"?! Terry |
Comincio a chiedermi sempre più spesso, perché siamo in guerra... |
Cioè, voglio dire... John |
(La interrompe) So perfettamente quello che vuoi dire... |
Forse lo so meglio di te... E so che hai perfettamente ragione... Skynet è il problema, non loro... Loro, quando non sono più programmati per uccidere, non sono molto diversi da me e te... ...ed anche Savannah lo ha capito... Terry |
Beh, una persona in più che potrà insegnare agli altri a fidarsi... |
John |
Si, ma prima dobbiamo sconfiggere Skynet... |
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Sarah, Murch e Cameron sono ancora li. Sarah |
Quindi cosa state cercando di dirmi? |
È spaventata, forse sta per piangere. Cameron |
(La guarda dritta negli occhi) Non puoi impedire la guerra. |
Non puoi fermare il Giorno del Giudizio. Te l'ho detto da subito che non era quella la mia missione, anche se non sapevo nemmeno io perché non lo fosse. Ora lo so. Sarah |
E io dovrei starmene qui, sapendo che tre miliardi di persone moriranno di qui a breve... |
...che il mondo verrà raso al suolo... ...che ci sarà una guerra lunga decenni, alla quale forse la razza umana non sopravvivrà... Senza fare nulla?! Mi dispiace, me ne frego di teorie matematiche e paradossi temporali; trova quel maledetto computer e lasciamelo radere al suolo. Almeno potrò dire di averci provato! Cameron |
Lo farò, non ho mai detto che non lo avrei fatto, ma non voglio mettere a rischio questa struttura. |
Questa è l'unica cosa che potrà far vincere la guerra se non dovessimo riuscire ad evitarla. La probabilità di impedire la guerra è molto bassa... Forse potremmo rimandarla come hai già fatto negli anni '90... Ma questi server e questo bunker hanno un'altissima probabilità di sconfiggere Skynet nel futuro. O almeno, questo è quello che credeva la Sig. Weaver. Non li esporrò rischiando che vengano localizzati e distrutti! Sarah |
E allora non esporli. |
Trova un altro metodo e localizza Skynet! Cameron |
Lo farò! |
Sarah si mette le mani davanti alla faccia, portando la testa all'indietro. Resta così per qualche secondo, poi abbassa le mani e se ne va senza dire nulla. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John è da John Henry, sulla soglia. John |
Novità? |
John H. |
Sto analizzando a fondo il codice del virus per trovare anche le vulnerabilità che l'attacco non ha trovato. |
È molto interessante. John |
Che cosa? |
John H. |
Credo di aver trovato un modo per rallentare le modifiche. |
John |
Un altro tipo di attacco? |
John H. |
Si, esatto. |
John |
Perfetto, lo lanceremo subito dopo aver avviato tutti gli altri, quando sarà impegnato a difendersi dai primi. |
Così non potrà avere il tempo di modificarsi per resistere a questo, e gli altri lo distruggeranno. John H. |
La Sig. Weaver non è ancora tornata. |
John |
Si, lo so... e io sono stanco morto... |
Non ti preoccupare, tornerà! John H. |
John? |
John |
Si... |
John H. |
Tu sapevi che il chip della tua amica fosse danneggiato? |
John |
(Sguardo basso) Lei ha partecipato a molti scontri... |
Sono stato un idiota, avrei dovuto proteggerla come potevo... John H. |
L'ho sostituito. |
John |
(Stupito) Lo hai sostituito? |
(Agitato) E dov'è l'originale? John H. |
Sulle istruzioni che avevamo lasciato al Sig. Murch lei ha anche aggiunto di ordinare un microscopio elettronico, un Laser ad impulsi ed altra apparecchiatura nano-tecnologica. |
John |
Non capisco... |
John H. |
Ho impiegato mesi a riparare quel chip mentre monitoravo le simulazioni. |
So che ci tenevi. John |
Vuoi dire che ora è come nuovo? |
John H. |
No, c'erano anche delle piccole imperfezioni di fabbrica, che rendevano vulnerabile agli urti. |
Ho corretto anche quelle. John |
(Occhi spalancati) Grazie! |
John H. |
È in una cassaforte blindata, protetto da urti e radiazioni. |
John |
OK, lascialo li per ora. |
Quanto è diverso quel chip da quello di un T-888? John H. |
Non molto. |
È stato studiato appositamente per gestire meglio il suo endoscheletro, che è più piccolo e più agile, ma è un po' più lento. John |
Quindi Cameron, con un altro chip, è uguale, non è cambiata come persona... cioè... |
John H. |
No. |
Si dovrà impegnare di più nel coordinamento dei movimenti, ma essendo più veloce, le sarà comunque facile. Tutto qui. John |
E perché ti ha fatto riparare il suo chip? |
John H. |
Perché, se fosse morta, avresti potuto ripristinare un Back-up e riportarla alla condizione esatta in cui era quando l'ho disattivata, oppure a quella in ci era nei server. |
Dice che avresti dovuto decidere tu. John |
Per ora non ci voglio neanche pensare. |
Voglio ritrovare la Cameron che ha continuato a vivere per tutto questo tempo, non voglio accontentarmi di "una copia"! (Abbassa lo sguardo) John H. |
John... |
John lo guarda. John H. |
Mi dispiace di averti fatto questo, ma era necessario per sconfiggere Skynet. |
Lei era l'unica di cui la Sig. Weaver si fidasse. La ritroverai... John |
Già... |
Me lo state ripetendo tutti in continuazione... John H. |
Si dice che la speranza sia l'ultima a morire... |
Io ti ho appena dato qualcosa in grado di sopravviverle! John |
Beh...grazie... |
Io vado a dormire, sono stanco. Ci vediamo domani... John H. |
A che serve dormire? |
John |
Beh, potrei risponderti "a riposare"... |
...ma se non sai che vuol dire essere stanco, non sai a che serve riposare... Diciamo che quando facciamo qualcosa, qualunque cosa, e come se... ci si scaricassero le batterie... Poi siamo distratti, non ci concentriamo, non diamo il massimo... ...e allora bisogna riposarsi. Dormire serve a "ricaricarsi"... John H. |
Non so se ho capito, ma di sicuro so che tu oggi ti sei scaricato molto (accenna un sorriso dei suoi). |
Buonanotte John. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Murch |
Che vuoi fare? |
Cameron |
Non lo so... |
Murch |
E se scrivessimo anche noi un virus per cercare il fratello di John Henry, come ha fatto lui? |
Cameron |
Sarebbe molto pericoloso. |
Diventerebbe più agguerrito, lo costringeremmo a mutare più velocemente. Accelereremmo il Giorno del Giudizio e magari renderemmo Skynet talmente forte da resistere all'attacco che John Henry potrà portare... Murch |
Già... |
O magari saremmo noi stessi a creare Skynet... Il nostro virus potrebbe diventare Skynet... più forte e potente di quello che sarebbe dovuto essere... Tu sei una rete neurale molto avanzata, potresti studiare tu un modo di distruggere il virus, meglio di quanto migliaia di sviluppatori non stiano facendo!? Cameron |
No, anche in questo caso non faremmo altro che stimolarlo a rafforzarsi. |
Anche nella remota ipotesi che riuscissi a sconfiggere il virus, il fratello di John Henry ne creerebbe un altro più potente. E poi non so quante copie del virus infestino la rete. Le altre si rinforzerebbero studiando l'attacco alla prima. Se spari a un orso devi essere sicuro di ucciderlo, altrimenti sarà più arrabbiato e spaventato di prima! Murch |
Che possiamo fare? |
Cameron |
Intanto, ritrovare John. |
Se non sarà qui quando la guerra scoppierà, se non guiderà lui l'umanità, dubito che sopravvivrete! Murch |
Perché lui, perché John è così importante? |
Cameron |
È lui che ha guidato l'umanità dopo la guerra, insegnando agli umani a lottare, a combattere, a ribellarsi. |
Senza di questo, una volta raggiunta l'autosufficienza, Skynet li avrebbe sterminati tutti. Murch |
Si, ma perché lui e non un altro? |
Voglio dire, "morto un papa, se ne fa un altro"... Nessuno è insostituibile... Non credi che qualcun altro potrebbe diventare il leader? Magari uno che nella storia che conosci tu è il suo braccio destro agli inizi... (Riflette un po') No, forse hai ragione... Non ritrovare John sarebbe... un paradosso. Cameron |
Domani mattina io e te andremo a recuperare quel materiale. |
Va a dormire, ti vedo stanco. Murch |
(Pensieroso.) Già... |
Beh, buonanotte. Cameron |
Buonanotte. |
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John è a letto, nella sua camerata. È ancora sveglio e pensieroso, supino con le mani dietro la nuca e sguardo al soffitto. Guarda di scatto verso la porta aperta della camerata. Per un attimo si spaventa. C'è Terry sulla soglia. John |
Mi hai spaventato. |
Che ci fai li immobile? Terry |
(Si avvicina lentamente e con faccia pensierosa) Non riuscivo a dormire... |
John |
(Si siede sul letto) C'è qualcosa che non va? |
Qualcosa che ti preoccupa? Terry |
Non so... |
Si siede accanto a lui, ai piedi del letto. Lo guarda. Terry |
John... |
John |
Si? |
Terry |
Ti senti mai spaesato? |
John |
Intendi come non sapere dove sei, o perché sei li? |
Si, succede spesso quando viaggi nel tempo e passi da una situazione all'altra... Terry |
O quando ti fingi qualcun altro per molto tempo, chiuso in un bunker... |
...e poi ti riprendi la tua libertà e la tua identità... John |
Beh, si, anche... |
Lei lo guarda ancora. Sorride per un paio di secondi mentre lo guarda negli occhi, poi lentamente si avvicina. John è disorientato per un attimo, poi si lascia andare. Lei lo bacia. John |
Ma... |
Terry |
Sch (col dito davanti alla bocca). |
Mi sono finta un uomo per troppo tempo... Lo bacia ancora, stendendolo e salendogli sopra. Terry |
Ho voglia di sentirmi un po' me stessa! |
John è momentaneamente spaesato e teso, poi si lascia andare. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Murch se ne va. Cameron resta li immobile per parecchi secondi, sguardo nel vuoto e testa inclinata a sinistra. Guarda sul tavolo, verso il nastro. Allunga lentamente la mano destra. Lo prende. Con faccia pensierosa inizia a farlo scorrere, come aveva fatto Murch, ma più lentamente. Dopo un po' guarda in avanti, testa dritta. Resta immobile per alcuni secondi. Con la stessa lentezza, apre il cassetto della scrivania e ripone il nastro. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John si sveglia. Si guarda intorno: è solo. Rimane steso sul letto con la testa sollevata, appoggiato ad un gomito. Poco dopo si alza. John arriva in sala mensa, dove c'è solo Terry. John |
Ehi, sei sparita. |
Tutto bene? Terry |
Si, benissimo. |
C'è una sorpresa: apri il frigo! John |
(Apre il frigo e ci guarda dentro) Wow, ma da dove viene tutta questa roba! |
Terry |
È tornata Catherine, viene dai tunnel. |
In alcune zone hanno ricominciato a coltivare... In Messico credo. John |
E io che mi stavo preparando a fare domanda alla NASA, dopo aver mangiato tutta quella roba liofilizzata che sa di cartone e arachidi... |
Terry |
Non è col cartone che vinceremo questa guerra! |
Bon Appetit! Arriva Catherine. Catherine |
Buongiorno ragazzi. |
John |
(Che ha preso qualcosa dal frigo e sta per mangiarla) Oh, buongiorno. |
Ho visto che hai "fatto la spesa", grazie tante! Catherine |
Ringrazia Savannah, la manda lei. |
Ho portato tutto quello che mi avevi chiesto. John |
Perfetto, mi metto subito al lavoro. |
Come sta Savannah? Catherine |
Sta bene, ti saluta. |
Anche quel T-888 a cui hai cambiato un braccio ti saluta. John |
(Inizialmente perplesso) Ah, quello. |
Non lo ha disattivato, come le avevo chiesto. Buon per lui! Catherine |
Glie lo hai lasciato per proteggerla, non è vero? |
John |
Si, ha anche quello tra i parametri di missione, ma è che non mi andava di disattivarlo... |
...in fondo sarebbe stato come ucciderlo, no... Ormai sto capendo il concetto di "rispetto reciproco". Catherine |
Molto bene! |
John |
Mi metto subito al lavoro. |
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