Episodi | ||||||||||||||
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1
La presente opera è stata realizzata come Fan Fiction, solo per alleviare la sofferenza causata dal non aver avuto una vera terza stagione (KRMD!). Io NON SONO uno degli sceneggiatori originali, quindi questa non può essere considerata LA terza stagione, ma solo un'ipotetica terza stagione. Sempre ricordando che io non possiedo i diritti sul marchio Terminator o TSCC, mi riservo tutti i diritti su quanto IO HO SCRITTO nella presente (sulla MIA opera). Chiunque abbia intenzione di usarla per qualunque scopo è pregato di contattarmi. I.Join | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Morto un papa se ne fa un altro. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John è esattamente dov'era alla fine di 2x22, BtR, con Derek e gli altri. |
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John | Dove siamo, Derek? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Derek | (Aggrottando le sopracciglia con espressione divertitamente interrogativa) Nelle gallerie, dove altro... Dai, vieni con noi, stiamo rientrando... mi dovrai spiegare un po' di cose... (Indicando il fratello con un movimento degli occhi) e gli restituirai la giacca più tardi. Ti presento la squadra: lui è Kyle, mio fratello. Quello che stava per farti saltare la testa è Phil. Lei è Vaan, esperta in esplosivi, mentre la nostra amante degli animali è Allison. |
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John aggrotta le sopracciglia. |
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Ha un repentino sguardo di terrore con sopracciglia che si alzano di scatto. |
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Flashback da 2x04, AfP, in cui Cameron gli dice di chiamarsi Allison. |
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John poi abbassa lo sguardo. |
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Vaan | (A Derek) Signore, dobbiamo andare. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Derek | Sentito!? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Partono. |
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Dopo 2-300m |
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John | Ho perso una cosa, torno subito! | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John inizia a correre indietro. |
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Derek | Ma dove... (A voce più bassa, in tono ironico, scuotendo lentamente la testa) ...ragazzi... |
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John torna dove ha incontrato Derek e gli altri. |
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Finge di cercare a terra. |
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John | (Sottovoce) Sig. Weaver... Sig. Weaver... Se mi sente mi dia un segno. |
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Alcune rocce cadono. |
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John | Lei non può farsi vedere ora, tornerò qui più tardi o al più domani, da solo. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Weaver | (Dal nulla) OK, va! | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John si rimette a correre verso gli altri e li raggiunge. |
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Derek | Trovato ciò che cercavi? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John | Sparito... come i miei vestiti! | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Si rimettono in marcia. |
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Nei sotterranei della Zeira Corp, alcuni secondi dopo la chiusura della bolla temporale. John H. |
(Voce da direzione indefinita) Salve Sig. Ellison. Buongiorno Sarah Connor. |
Ellison |
John Henry? |
Ma io credevo che... John H. |
Non c'è tempo Sig. Ellison. |
Prendete i fogli che sono nella stampante, l'unità di back-up, ed il piccolo computer nero. Sarah |
Il Turco? |
John H. |
Si, quello. |
L'unità di backup è sotto la stampante. Prendete anche il corpo, sarà molto utile, poi seguite il resto delle istruzioni. (Con voce interrogativa) Sig. Ellison? Ellison |
Si? |
John H. |
Mi ha fatto piacere averla conosciuta. |
Ellison |
(Muovendo la testa da destra a sinistra, ed allargando le braccia ad altezza bacino.) Ma, che significa? |
John H. |
Ora dovete andare, fate come vi ho detto. |
Un elicottero è appena atterrato sul tetto, con cinque uomini con armi automatiche a bordo. Sullo schermo si vedono le immagini degli uomini e analisi del tipo di armi. Gli uomini hanno il volto coperto e sono completamente vestiti di nero. John H. |
Tenterò di bloccarli, ma non riuscirò a trattenerli per molto. |
Ho bloccato i semafori della zona: è possibile allontanarsi, ma molto difficile avvicinarsi in auto. State comunque attenti. Ora andate, mi occuperò io di distruggere tutto qui. Addio Sig. Ellison Sullo schermo di John Henry: Gli uomini dal tetto entrano nell'edificio forzando una porta con dell'esplosivo. Altre immagini degli uomini che scendono velocemente per le scale: su queste si attiva l'antincendio a pioggia. Il primo degli uomini scivola, portandosi appresso altri due e rallentando tutti. Contemporaneamente Ellison prende il corpo di Cameron, Sarah i fogli e l'unità di back-up. Sarah poi smonta il Turco e mette tutto in una grossa borsa. Ellison |
Occhio a quelli, sono delicati! |
Sarah |
Anche noi, e qui sta per succedere qualcosa di per niente delicato{}, quindi muoviamoci! |
Il mio fuoristrada è nel parcheggio sotterraneo. Escono: Sarah porta la borsa in modo che non possa prendere urti, ed Ellison la segue portando il corpo. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Più tardi al campo John guarda fuori, ma ha più che altro lo sguardo perso nel vuoto della notte. Derek si avvicina discretamente alla sua sinistra e guarda anche lui in cielo. Derek |
Allora, ragazzo, non ti ho mai visto, ma tu sai chi sono io... |
Devo ritenermi famoso o devo preoccuparmi? John |
Beh, da come ti hanno ubbidito, tu ti dovresti già poter ritenere famoso, no!? |
Derek |
Non mi hai ancora detto da dove vieni e che ci facevi li da solo. |
John |
È una lunga storia. |
È... complicato... Derek |
Ti inseguivano? |
"Loro" dico, ti stavano addosso? John |
Loro? |
No. Sono io che sto cercando qualcuno... Qualcuno che si è perso... (Guardando per un attimo Derek) Qualcuno che "ho" perso. (Guardando in basso ed abbassando un po' la voce) Qualcuno che "qui" è in pericolo. Derek |
Non ti preoccupare, se è qui lo troveremo noi. |
Dopo avergli dato una pacca sulla spalla, Derek si allontana con un accenno di sorriso fiero. John |
(Sottovoce) È proprio questo che mi preoccupa... |
(Continua a guardare in basso.) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sugli schermi di John Henry Conto alla rovescia di attivazione di una bolla. Gli uomini continuano a scendere, sparando due guardie che tentano di fermarli. Una sfera in uscita si apre e scompare, ma non porta via nulla. Gli uomini raggiungono il seminterrato, sono davanti alla scrivania. Uomo 1 alza il dito e lo gira in aria. John H. |
Salve signori. |
Spiacente di deludervi, ma addio! Uomo 3 aggrotta le sopracciglia in modo interrogativo sotto il passamontagna. Potenti scariche elettriche stordiscono gli uomini e colpiscono le apparecchiature, mandandole in corto e causando vari incendi di natura elettrica. Si apre una sfera in arrivo. Quando la sfera sparisce al suo posto non c'è più nulla di ciò che si trovava li, inclusi due degli uomini e parti di altri due. Due uomini sono fortemente mutilati e morti a terra. La scrivania è sparita e c'è un avvallamento nel pavimento. Intanto tutto continua a bruciare, ed i computer continuano ad andare in corto. L'ultimo uomo rimasto vivo si allontana dalla stanza, ma tutte le porte sono chiuse. È in trappola. Nel parcheggio sotterraneo della Zeira. Sarah |
(Apre l'auto) Metti lei dietro in modo che non sia troppo visibile... |
(Dandogli la borsa) E tieni questa in mano in modo che non prenda urti. Guido io. Ellison |
No, sei ricercata e io sono un ex agente... |
(Mentre sistema Cameron dietro) Stai dietro con lei e tieni la borsa. Sarah |
E va bene, ma se cerchi di fregarmi stavolta ti uccido! (Sale dietro.) |
Ellison |
Te l'ho già getto, non sono stato io a denunciarti. |
(Entrando in auto) Pensavano che avessi rapito io Savannah, per chiedere un riscatto alla Sig. Weaver, e mi controllavano! Sarah |
(In tono sarcastico) Bella considerazione che hanno di te i tuoi ex colleghi! |
Muoviti! Partono. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John è sempre in disparte, seduto su quella che doveva essere stata a soglia di una porta, appoggiato al pilastro all'angolo di un muro che ormai non esisteva più. Si avvicina Allison, con in mano un piatto metallico da mensa. Allison |
(In piedi davanti a lui, porgendo il vassoio) Ti ho portato qualcosa da mangiare. |
John |
(Alzando lo sguardo solo per un attimo verso di lei) Ti ringrazio, non ho fame. |
Allison si siede sulla stessa soglia, tenendo il piatto sulle ginocchia. Allison |
Ho sentito Derek dire agli altri di stare attenti dove sparano, perché ci dovrebbe essere un altro disperso. |
È qualcuno che era con te, qualcuno che conosci? John |
Si, ho detto io a Derek che cercavo qualcuno qui, deve aver avvisato gli altri. |
Allison |
(Avvicinando nuovamente il vassoio a John e prendendo da questo qualcosa che mangia lei stessa) Sono tutti dei soldati esperti, ma non sono dei "grilletti facili". |
John prende qualcosa dal vassoio e la mangia, senza mai guardare Allison. Guarda in avanti per qualche secondo, con lo sguardo un po' perso, continuando a mangiare lentamente, senza dire nulla. John |
Ti ringrazio, ma credo che dovrò andare io a cercare chi ho perso. |
John si alza e si allontana, tornando a guardare fuori. Ha lo sguardo di chi sta per fare qualcosa. Si avvicina nuovamente Derek, che ha evidentemente visto tutto... Guarda fuori come prima. Derek |
Ehi, ragazzo, quanti anni hai? |
John |
Perché... |
Beh, dipende, in che anno siamo!? Derek lo guarda per un paio di secondi. Derek |
La persona che stai cercando, è un lui, o una lei? |
John |
(Accennando un sorriso e voltandosi a 45° verso Derek) Perché, agli uomini si può sparare per sbaglio, ma non alle donne?! |
Derek |
Perché, vedi, alla tua età io per una come lei (voltando in dietro lo sguardo verso dove doveva essere Allison) avrei fatto follie, tu sei scappato... |
Deduco che tu stia cercando una lei. John |
No, non è per quello che me ne sono andato... |
L'ho già vista, ma non so spiegarti dove, e non so spiegarti perché, ma... Ora devo andare. C'è qualcuno che si è perso qui fuori, e devo riportarlo al sicuro. John si gira ed inizia ad allontanarsi. Derek |
Aspetta, non puoi andare la fuori da solo, ti uccideranno! |
John |
Se vedo qualcosa che non mi piace mi infilo nel tunnel di Nord-Est, quello coperto da quelle lamiere. |
Oppure corro verso il pozzo di Nord-Ovest, quello segnalato da quella testa di T-800 sul palo. Mi infilo dentro e corro per le gallerie, seguendo i segni gialli sul muro e non quelli blu... Come abbiamo fatto venendo qui... Derek |
Ma?! |
John |
È una vita che sono addestrato a trovare vie di fuga, ad osservarmi intorno, a studiare strategie... |
Non guardarmi con quella faccia! Derek |
(Puntandogli il dito contro a braccio corto e con aria ironica) Tu... tu mi fai paura... |
Se hai deciso di farti ammazzare, fallo quando non ci sono io. Se vuoi trovare chi cerchi, vengo con te, con una squadra. John |
No. Chi sto cercando ha paura, si nasconderebbe. |
Devo andarci da solo. Puoi prestarmi una torcia, per favore. Derek |
Tieni, si ricarica girando qui. |
(Si toglie l'antiproiettile e glie lo passa) Mettiti questo, tu non sei uno di loro. John |
Fermerebbe uno di quelli (indicando il fucile al plasma appoggiato al muro accanto a Derek)? |
Derek |
No, ma qualche pallottola si. |
Se hai intenzione di uscire nel cuore della notte, è meglio che te lo metta. Lo sai usare uno di questi (porgendogli il fucile al plasma)? John |
Ehi, io conosco molte armi, ma che roba è quello? |
Derek |
(Faccia divertitamente interrogativa) Ma da dove vieni?! |
John |
Da "dove", dici... (inizia a mettersi l'antiproiettile) |
Te l'ho già detto, è complicato... (lo chiude bene) Derek |
È al plasma, molto potente e niente rinculo... |
Ma quando spari si vede a grande distanza, ed è come avere un bersaglio sulla testa, se poi non corri come il vento! Sicuro che vuoi andare da solo, adesso? John |
Si. Non ti preoccupare, so cavarmela! |
Derek |
OK... (Dandogli una pacca sulla spalla) Buona fortuna! |
John |
A dopo. |
John se ne va. Derek |
(Sottovoce) Lo spero... |
Dopo qualche secondo Allison si avvicina a Derek. Allison |
Ma dove va? |
Derek |
Non lo so... |
A cercare qualcuno, non ho ben capito chi. Quel ragazzo è strano, ma sa il fatto suo! Tutto pronto per domani. Allison |
Si... (Guardando John che si allontana) |
Vieni a controllare i dettagli, se vuoi. Derek |
(Guarda nuovamente fuori) Mi fido di te. |
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Nel presente, Ellison e Sarah sono in auto. Ellison Guida. Il corpo di Cameron è a terra, davanti al sedile posteriore, su cui è stasa Sarah, supina. Sta leggendo i fogli presi dalla stampante, con la testa appoggiata alla portiera posteriore sinistra. La borsa è sul suo ventre, in modo che non urti. Sarah |
Chi è questo Sig. Murch? |
Ellison |
Dove lo hai sentito? |
Sarah |
È qui, sulle istruzioni. |
Ellison |
È uno a posto. |
Magari oggi verrebbe definito un "nerd", magari è un po' "tra le nuvole"... ...ma ci si può fidare, e sa fare bene il suo lavoro. Sarah |
E quale sarebbe, il suo lavoro? |
Ellison |
Lui era il maggior responsabile della costruzione e dell'educazione di John Henry. |
Sarah |
Educazione?! |
Ellison |
Si. |
Il dottor Sherman riteneva che la chiave del suo sviluppo fosse "considerarlo un bambino"... È un'idea assurda, e mi spaventa, ma so che funzionava. Io ho visto quei "cosi", quelli che conosci tu, e John Henry non era come loro. Sarah |
Ma non mi dire... |
Ellison |
Certo, non era come noi, ma non era certamente come loro, e questo grazie alla sua educazione. |
Ero addetto anch'io alla sua educazione, in quanto (in tono canzonatorio) "uomo di fede", come diceva la Sig. Weaver. Sarah |
OK, "paparino"... |
Quantomeno non gli hai dovuto cambiare i pannolini. Ellison |
(Scuotendo la testa orizzontalmente) Cosa dice di lui, perché lo nomina. |
Sarah |
Dice che lui potrà aiutarci. |
C'è il suo numero di cellulare, dice di chiamarlo quanto prima, e di dare a lui la documentazione ed il resto dopo che ci saremo portati in un luogo sicuro. Ellison |
Immagino che tu abbia già in mente cosa usare come "luogo sicuro"... |
Sarah |
No, non io. |
Qui ne indica uno che potrebbe essere adatto allo scopo. Nel deserto. Ellison |
Ci sono le indicazioni per questo cosiddetto "posto sicuro"? |
Sarah |
Dice di andare nella Banca ABC in Roscoe Street{ }. |
In una cassetta di sicurezza troveremo ulteriori dettagli. So dov'è, è qui vicino, gira a destra. Dopo poco arrivano alla banca. Ellison scende, mentre Sarah resta chiusa in auto, stesa ed armata. I vetri leggermente oscurati rendono difficile vederla nella macchina, che è all'ombra di un alto palazzo. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John torna nel luogo in cui si è ritrovato al suo arrivo. È evidentemente lontano dagli altri, e si muove guardandosi sempre le spalle. Appoggia il fucile a terra e se ne allontana di qualche metro, poi alza le mani. John |
Sig. Weaver, sono io, John... |
Sig. Weaver, per favore, sono solo. Si sente un lieve rumore strano alle sue spalle. John Si gira. C'è Ms. Weaver, vestita come era nei tunnel poco dopo l'arrivo della bolla. Weaver |
Non chiamarmi così, Skynet sa chi è la Sig. Weaver... |
Anche se non sa che ho preso il suo posto. Abbassa quelle mani. John |
E come la dovrei chiamare? |
Weaver |
Chiamami Catherine, e non darmi del lei... |
Non si addice al mio nuovo aspetto. John |
OK... (guardandola meglio ed alzando un attimo le sopracciglia) |
Molto Punk! (sorride) Hai trovato John Henry? Weaver |
No, siamo arrivati prima di lui di un paio di settimane, devo preparargli la strada. |
Lui non conosce le situazioni in cui si potrebbe trovare qui, io si. John |
Perché sei sparita ieri, possono identificarti? |
Weaver |
I cani... È meglio non rischiare. |
Quando avremo John Henry, troveremo il modo di usarlo, ed allora, forse, si fideranno di me. John |
Quando avremo John Henry... |
(Abbassando lo sguardo e gira leggermente la testa di lato) Potremo ripristinare Cameron? Weaver gli prende il mento con la mano, per guardarlo in faccia. Weaver |
Tu ci tieni veramente a lei. |
Sei venuto fin qui, sapendo quale fosse il tuo posto, per ritrovare lei! John |
Voglio riprendere il suo chip e tornare indietro per riattivarla, è per questo che sono venuto! |
Dimmi pure che sono patetico, ma è quello che farò! Weaver |
No, non sei patetico. |
Questa è la cosa migliore che uno di voi abbia mai fatto per uno di noi. Se ci fossero più umani come te le cose sarebbero andate molto diversamente... Ora capisco come fossi diventato tu il capo. Non è solo l'addestramento di tua madre, sei tu! John fa un cenno di si con la testa bassa. Weaver |
John, tu sarai molto utile per sconfiggere Skynet. |
Non so di preciso come, lo saprà John Henry, ma so che sarai molto utile! John |
Ma io non poso restare qui! |
Io devo tornare indietro a continuare quello che avrei dovuto. Io devo ritrovare Cameron e poi tornare indietro. Catherine lo guarda in faccia: John è un po' triste, sguardo basso. Non dice nulla per alcuni secondi. Weaver |
John, tu sai che non potrai tornare indietro... |
Non per ora, almeno... John |
Perché? |
Weaver |
È di questo che ti volevo parlare alla Zeira. |
È per questo che ti volevo vedere, che vi ho fatti venire. È per questo che ti ho portato qui con me. John |
Non capisco. |
Weaver |
Io invece capisco sempre di più quanto e come tu mi sarai utile... |
Quanto sarai importante per sconfiggere Skynet. John |
E come... |
Weaver |
Come, di preciso, lo sapremo quando avremo John Henry. |
John |
Ma io devo tornare indietro a riprendere il mio posto, altrimenti come faranno? |
Weaver |
Beh, non subito. |
Vincere questa guerra è più importante, e tu sarai la chiave. Per ora resta coi tuoi nuovi amici, e rimani vivo. Quando avremo John Henry, sapremo cosa fare. Mi troverai qui ogni notte se vorrai parlarmi. Se mi servirai, ti manderò a cercare in qualche modo. John |
Ora devo rientrare... |
Io voglio ripristinare Cameron, qualunque cosa possa essere utile, dimmelo! Weaver |
Vai, e non dire a nessuno di me. |
Weaver sparisce. John riprende l'arma e se ne va. John rientra nei tunnel, di notte. Derek lo vede e gli si avvicina. Derek |
Ancora tutto intero vedo... |
John |
(Alzando fieramente le sopracciglia) Avevi dubbi?! |
Derek |
Va a dormire, puoi metterti su una di quelle brande. |
Domani potresti servirmi, ti voglio fresco e riposato. John |
OK, buonanotte. |
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Ellison entra in banca, con un foglio piegato in mano, e va da una cassiera. Ellison |
Buongiorno, dovrei accedere ad una cassetta di sicurezza, per favore. |
Cassiera |
Certo, il numero della cassetta, prego. |
Ellison |
Tenga (dandole il foglio). |
Cassiera |
(Controlla qualcosa per qualche secondo su un terminale.) |
Ellison si guarda intorno discretamente ma ansiosamente. Cassiera |
Mi segua, prego. |
Ellison la segue, entrano nel caveau. La cassiera digita qualcosa su un terminale. Cassiera |
Ora digiti il codice segreto di autorizzazione, prego. |
Ellison digita il codice leggendolo da un altro foglietto che ha nell'altra mano. Si sentono alcuni rumori meccanici. Dopo alcuni secondi sul nastro trasportatore compare la cassetta. Cassiera |
La lascio solo, quando ha finito, richiuda e prema il pulsante per uscire (indicando un pulsante verde vicino alla porta). |
Se ne va, chiudendo la porta blindata alle spalle. Ellison apre la cassetta. Dentro c'è una busta da plichi gialla, da cui Ellison tira fuori una documentazione stampata su pagine multicolore. Rimette nella busta e ripone quest'ultima nella sua valigetta. Dalla cassetta prende anche una catenina di tipo militare, lo stesso usato per le piastrine, con attaccate due grosse chiavi cilindriche: una rossa ed una gialla. Le mette in tasca e richiude la cassetta ormai vuota. Preme il pulsante, e dopo qualche secondo la porta si apre. Cassiera |
Prego, da questa parte. |
Ellison |
La ringrazio, buona giornata. |
Cassiera |
Buona giornata anche a lei. | Ellison torna in auto dove c'è Sarah nervosa. Sarah |
Quanto ci hai messo!? |
Non mi piace starmene ferma senza sapere ciò che succede, con quello che potrebbe essere il destino del mondo sul mio ventre... Sai, è una sensazione che ho già provato per nove mesi... Una volta basta e avanza! Ellison |
Calmati! |
Mette in moto e parte, guardandosi intorno. Sarah |
Cosa hai trovato? |
Ellison |
(Prendendo la busta dalla borsa e passandogliela) Questa. |
E due chiavi. Sarah apre la busta e tira fuori il fascicolo multicolore. Sulla copertina c'è la scritta militare "Top Secret! - Do not copy". Inizia a sfogliare il dossier. Sarah |
Qui ci sono solo un'infinità di numeri, che significa. |
Ellison |
Non credo sarebbe stato prudente lasciarlo scritto insieme a quella documentazione nella stessa cassetta... |
Controlla gli altri fogli che ci ha lasciato John Henry. Sarah rimette il fascicolo nella busta e lo ripone, riprendendo i fogli della Zeira. Sarah |
Intanto vai verso il deserto, e occhio agli specchietti. |
E spegni i cellulari! Più tardi, Sarah ed Ellison sono sempre in auto. Sarah |
Credo di aver trovato qualcosa. |
(Passandogli uno dei fogli) Inserisci queste coordinate nel navigatore. Ellison digita qualcosa sul navigatore, che poi inizia a pianificare un percorso. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
È mattina nei tunnel. C'è una riunione in corso al tavolo, mentre mangiano cibo militare, tipo razioni da astronauta. Arriva John. Derek |
Ehi, solitario, buongiorno. |
John |
Giorno a tutti. |
John si siede al tavolo. John |
Allora, che si fa? |
Phil |
Per ora, colazione... se così la si può chiamare. |
Derek |
Sta zitto e mangia, siamo già fortunati. |
Allison porta una brocca d'acqua che ha appena finito di filtrare. John la guarda un attimo ed abbassa lo sguardo. Lui si appoggia col gomito sul tavolo, mano alla tempia, altezza occhio, dal lato in cui era Allison. John |
No, intendevo, che si fa oggi... |
Se abbiamo qualcosa di concreto da fare, di utile... Phil |
Ehi, avete sentito, non perde tempo il ragazzino! |
Come hai detto che ti chiami? John |
John. |
Phil |
Da dove vieni, io non ti ho mai visto. |
John |
Credo proprio di essere alquanto lontano da casa... |
Derek |
E com'è che mi conosci e che io non conosco te? |
John |
Beh, non puoi ricordartelo... sono passati molti anni... |
Phil |
Derek dice che sei un buon osservatore, potresti esserci utile. |
John |
Si, è un dono innato. Memoria fotografica. |
Phil |
Allora, sappiamo che sono giorni che Skynet fa raccogliere vecchie turbine d'aereo. |
Pensiamo siano collegate ad un nuovo progetto che stanno preparando. John |
Perché raccogliere vecchie turbine, non possono costruirle? |
Dovrebbero avere delle catene di montaggio per questo! Allison lo sente e si avvicina al tavolo. Allison |
Loro non producono parti così grandi, non è nella loro filosofia d'infiltrazione. |
Più gli HK sono piccoli, più si possono avvicinare. Non hanno catene adatte. John è costretto a guardarla, ma ha una faccia assente. Phil |
Perché non le producano non è importante: sappiamo che stanno raccogliendo le vecchie e che servono a qualcosa. |
Derek |
Dobbiamo riuscire a capire a che cosa e dove. |
Dobbiamo seguirli fino a destinazione. Phil |
Io e Derek li seguiremo a distanza, in silenzio radio, poi torneremo indietro durante la notte. |
Gli altri ci copriranno e ci seguiranno dall'alto, nascosti, in modo da poter intervenire o riferire in caso di complicazioni. John |
Ma se non abbiamo idea di dove le portino, come facciamo a sapere che non vi troverete a passare in territorio ostile... |
...o che non le caricheranno su un mezzo che non potrete più seguire? Derek |
Beh, ragazzo, non lo sappiamo, ma dobbiamo provarci. |
Phil |
Se hai un'idea migliore tirala fuori. |
John |
Un localizzatore! |
Phil |
Cosa!? |
John |
Si. Piazziamo un localizzatore radio dentro il motore e lo seguiamo con un ricevitore. |
Phil |
E tu ti ci avvicineresti a piazzare il localizzatore sul motore mentre ci sono "quelli"? |
Credi che non ci avessimo già pensato? John |
Non è necessario avvicinarsi mentre ci sono loro: sappiamo già cosa vogliono, cerchiamo un motore in buone condizioni e ci piazziamo il localizzatore dentro. |
Derek |
No, se ne accorgerebbero. |
Controllando le condizioni del motore troverebbero il segnale. John |
Ma non ci sarà alcun segnale. |
Posso modificare il trasmettitore per attivarsi solo alcuni minuti dopo che viene mosso. Derek è pensieroso per un secondo. Guarda in alto, poi guarda John. Derek |
Puoi farlo? |
Che ti serve? John |
Fatemi vedere ciò che avete, e lasciate fare a me! |
Derek |
(Faccia compiaciuta) Però! |
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Sarah ed Ellison sono ancora in auto, nel deserto. Ellison tiene sempre d'occhio gli specchietti mentre guida. Ellison |
Mi dice che non ci sono strade per arrivarci. |
Sarah |
E tu vacci lo stesso, perché credi che li chiamino "fuoristrada"?! |
Ellison |
Si Signora! |
Arrivano davanti ad una grotta in una montagna, nascosta dall'effetto ottico di quest'ultima. La grotta è chiusa da una serranda. Ellison inserisce una delle due chiavi in una serratura dello stesso colore, e la serranda si apre molto velocemente. Sarah |
Entra con l'auto, il vento cancellerà le nostre tracce nella sabbia. |
Entrano con l'auto e scendono. Si trovano in una specie di hangar, con vecchie attrezzature militari. Sarah |
Cos'è questo posto? |
Ellison |
Ne avevo sentito parlare. |
Ce ne dovrebbero essere parecchi, che io sappia. Sarah |
No, so di cosa parli... |
Sono già stata in un posto simile, ma questo è diverso... È così... "nascosto"? Ellison |
Già, nascosto... |
Ora ho capito che cos'è quel plico, dammelo. Ellison si avvicina ad un'enorme porta in fondo all'hangar, formata da due grosse ante scorrevoli. Apre una grossa cassetta sul muro, che contiene un display, due serrature colorate, ed una tastiera anni '70. Infila le due chiavi cilindriche ai lati del display, e le gira contemporaneamente. Il display si accende. È un display alfanumerico a quattordici segmenti di tipo verde fluorescente a vuoto. Si azzera, poi esce la scritta Dopo poco la il display dice: "Rosso, 23, 17, 5" Sarah |
Che significa? |
Ellison apre il plico, sezione rossa, cerca la pagina 23. Va alla riga 17, le righe sono numerate ogni 5, e digita sulla tastiera il quinto numero che trova, "9003", poi preme invio. Sul display esce una seconda scritta: "Blu, 2, 11, 4" Ellison cerca e digita anche questo secondo codice. Il tutto si ripete per cinque volte, dopo di che l'enorme porta inizia ad aprirsi. Sarah |
Ma che cavolo... |
Ellison |
È un rifugio antiatomico militare abbandonato. |
John Henry ha fatto una grande cosa... Non solo è antiatomico, ma qui c'è corrente da alimentarci un quartiere, e tutto lo spazio e la privacy che ci servono. Sarah |
Andiamo a dare un'occhiata! |
Ellison |
A che scopo, non c'è nulla qui dentro, e se c'è non ci serve ora. |
Scarichiamo la macchina, torniamo in città e chiamiamo Murch. Sarah |
OK. |
Ellison prende delicatamente la borsa, mentre Sarah prende altre cose ed armi. Portano il tutto dentro il bunker. Poi, insieme, prendono Cameron e la mettono su una sedia con ruote che era davanti ad una scrivania e la portano dentro. Sarah |
(Prendendo il plico multicolore) Tu va a prendere questo Sig. Murch, digli cosa abbiamo (indicando la borsa) e di portare... |
Beh, saprà lui cosa... Io è meglio che non mi faccia vedere in giro per ora. Resto qui e continuo a leggere.... Magari do anche un'occhiata. Torna di notte, senza farti seguire e a luci spente! Compra anche questa roba (passandogli un foglio stropicciato) e paga in contanti! Ellison guarda il foglio. Ellison |
(Con sguardo interrogativo) Mah!? |
Sarah |
Non chiedere... | Ellison controlla un interfono che è vicino alla porta del bunker. Ellison |
(Indicandone un altro dentro il bunker) Mettiti li. |
Sarah prende l'altro interfono. Ellison |
(Nell'interfono) Mi senti? |
Sarah |
Si, e tu? |
Ellison |
(Non più nell'interfono) Perfetto. |
Chiuditi dentro, fai quello che devi e per le 21 mettiti all'interfono. Quando suonerò il clacson quattro volte risponderai, ti dirò "involtini primavera" Mi aprirai girando questa chiave (indicando quella alla destra del display) in quella serratura (indicando verso l'interfono interno). Sarah |
"Involtini primavera", ho capito... |
Vedi di portarli veramente! Ellison si mette in auto e se ne va. Sarah toglie le chiavi dal quadro e la porta inizia a richiudersi. Entra dentro e rimane dietro alla porta finché non si chiude completamente, per controllare. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John è seduto ad un tavolo e maneggia alcuni circuiti con attrezzi vari. Sta richiudendo il tutto. Si alza con una scatoletta in mano e si dirige verso sinistra, continuando a guardare la scatola. Quasi si scontra con Allison, che va in direzione opposta portando dei fascicoli. John |
(La guarda un attimo) Ops, scusa. |
Si fa da parte per farla passare. Allison |
(Lo guarda) Di niente. |
Lei sorride e passa avanti, poi si volta indietro un attimo verso John, si rigira e prosegue. John le lancia uno sguardo furtivo, poi si rimette in cammino con la scatoletta in mano. John arriva da Derek che sta guardando fuori col binocolo da una fessura. La vista dal binocolo mostra le macerie della città e le carcasse deformate delle vecchie auto. Nessun movimento. John |
Ho finito. |
Derek |
Wow! Funzionerà? |
John |
Collaudato con successo. |
L'ho tarato su 15 minuti dal movimento. Derek |
Portalo a 10 minuti. |
Phil e Kyle stanno cercando un motore che funga da esca, e per il momento fuori e tutto tranquillo. Quando ne avranno trovato uno adatto, torneranno per piazzare il trasmettitore. John |
Bene. |
(Armeggia con un cacciavite sulla scatoletta) 10 minuti, fatto. La batteria durerà circa 3 giorni, da quando inizierà a trasmettere. Se non c'è movimento il trasmettitore si spegne, così non lo troveranno a destinazione. Derek |
Le pensi tutte tu... |
John |
Beh, devo recuperare! |
Io vado con loro! Derek |
(Scuote la testa) Ok... | (Guardando nuovamente fuori col binocolo) Inizia a prepararti, stanno tornando. John, Kyle e Phil sono all'esterno, e si muovono furtivamente. John |
(A Kyle) Ne fate spesso di queste missioni? |
Kyle |
Più di quanto pensi... |
(Guarda oltre John) Sta giù! Tra le macerie c'è mezzo endoscheletro armato che prova a sparare. Kyle gli spara col fucile al plasma, staccandogli la testa. Kyle |
Tutto a posto ragazzi... |
Li guarda uno per uno, attendendo da ognuno un cenno di conferma. Kyle raccoglie la testa del Terminator e la osserva. Kyle |
Questa servirà ai tecnici. |
Mette la testa nello zaino, poi prende anche l'arma del Terminator e se la mette in spalle. John |
Quanto manca? |
Phil |
(Indicando appena oltre dei rottami) È li in fondo, guarda... |
Arrivano al motore. John apre una scatola contenente delle centraline, ci mette dentro il localizzatore, preme un pulsante e richiude. John |
Fatto: appena lo sposteranno lo sapremo e potremo seguirli. |
Phil |
(Guardandosi intorno ansiosamente) Torniamo in dietro, svelti, non mi piace qui... |
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Sarah è dentro il bunker, continua a leggere i fogli lasciati da John Henry. Lancia un rapido sguardo al corpo di Cameron che è immobile sulla sedia. Si rimette a leggere. Secondo rapido sguardo a Cameron, si rimette a leggere. Abbassa di scatto il braccio destro coi fogli sulla scrivania, guardando fissa Cameron. Si alza e le si avvicina. Sarah |
Neanche ora mi dai pace, eh! |
Fosse per me ti avrei già bruciata, ma mio figlio ha attraversato il tempo per il suo "omino di latta" preferito! Prende la cassetta degli attrezzi e tira fuori una pinza lunga. Sarah |
Questo è meglio che lo facciamo adesso. |
Le toglie la maglietta. Pulisce la pinza con qualcosa preso dalla cassetta del pronto soccorso. Inizia a tirare fuori proiettili ed ad appoggiarli sul tavolo metallico, che emette un suono secco ogni volta. Sarah |
Lo sai, non mi sei mai stata molto simpatica... |
In realtà non mi sei mai piaciuta... Altri proiettili che fanno rumore sul tavolo Sarah |
Non ho mai condiviso i tuoi metodi... |
Ancora uno... Sarah |
Non ho mai capito quello che facevi... |
...un altro... Sarah |
Ma almeno ho sempre saputo "perché" lo facevi... |
Altri due proiettili. Smette di estrarre e la guarda fissa in faccia. Sarah |
E questa non è una cosa che posso dire di molti umani... |
Forse di nessuno. Scuote la testa e muove le braccia, con la pinza insanguinata in mano. Sarah |
Ora mi fai anche parlare con un manichino... |
Se mi vedessero ora si che avrebbero una ragione per rispedirmi al Pescadero! Inizia a bendare le ferite. Guarda il tavolo pieno di proiettili deformati di vario calibro. Benda anche l'occhio sinistro, inclusa la parte scoperta dell'endoscheletro. Si alza ed inizia a camminare, guardandosi intorno. È un'enorme area senza muri, con strane ed obsolete apparecchiature e vecchi mezzi militari. Non vede armi. Mentre cammina vede una grande porta. È un ascensore. Preme il pulsante: funziona, la porta si apre. Ha le dimensioni di un fuoristrada. Non ci entra. In un angolo accatastate delle provviste militari. Ne prende una e guarda l'etichetta: scadenza 2010. Torna all'ascensore, ci entra. Ci sono due soli pulsanti, freccia su e freccia giù. Scende. L'ascensore impiega parecchio tempo, nonostante non sembri lento. Si ferma. Le grosse porte blindate scorrevoli si aprono abbastanza velocemente. C'è un'intera piccola caserma sotterranea, su tre piani collegati da più scale e da un secondo montacarichi più piccolo. Ci sono mensa, cucina militare, camerate. Il piano dell'ascensore è alto circa 5 metri, senza muri divisori. Sul lato destro, allineate alla parete, vi sono delle vecchie postazioni, con monitor e vari switch. Sembra Cape Canaveral. Alla fine del lato sinistro c'è il lungo bancone da esposizione per la mensa. Dietro ad esso una grande porta dà accesso alle cucine. Al centro vi è una gran quantità di lunghi e stretti tavoli, con relative panche, disposti parallelamente alla parete in fondo. Vicino a quest'ultima vi sono un piccolo palco ed un telo da proiezioni. Una delle postazioni con vari monitor è accesa, e mostra immagini in BN dei vari piani, incluso quello superiore, dell'entrata e del deserto intorno alla montagna. Sarah osserva un condotto di aerazione: c'è un'etichetta con su scritto "Attenzione: contiene filtro elettrostatico autopulente!" ed un simbolo giallo e nero di pericolo alta tensione. Si sente il lieve suono dell'aria che passa. Il bunker è pulito, non c'è polvere. Guarda l'orologio a Nixie sul muro: 20:48. Risale su con l'ascensore. Si risiede alla scrivania, coi fogli in mano. Appoggia la testa all'indietro contro il muro e chiude gli occhi. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nelle gallerie Derek si avvicina a John, che è davanti ad un portatile con una piantina e un puntino lampeggiante fermo. John |
Il pesce ha abboccato, si sono fermati da un paio di minuti. |
Ora il trasmettitore si dovrebbe spegnere, ma se si muovono ancora si riaccenderà. Derek |
Beh, ragazzo, sembra che tu ci sappia fare... |
...ma perché sembra sempre che tu non sappia dove ti trovi? John |
Diciamo che sono stato rifugiato per molto tempo, lontano dai campi di battaglia. |
Ma era ora di fare qualcosa. Derek |
Capisco. |
John |
Dimmi, chi è che comanda. |
Cioè, insomma, chi vi guida. Tutti, intendo. Derek |
Certo che devi essere stato molto isolato, ragazzo. |
Si chiama Rudolf, Rudolf Hellak. È il migliore di tutti noi! John |
Lo conosci? |
Che tipo è? Derek |
Se lo conosco, dici... certo che lo conosco. |
È un grand'uomo, ed un gran capo. A vederlo non si direbbe, non ha l'aspetto di un soldato... ...ma ha una gran mente ed un coraggio da leoni. Ispira fiducia! Ci ha fatti risorgere quando eravamo schiavi, ci ha insegnato a scappare, ci ha insegnato a combattere, ad organizzarci contro le macchine. Ce ne sono pochi di uomini come lui! John |
Un vero condottiero... |
Derek |
Già... ma anche un gran solitario... |
Ormai non si fa più vedere molto in giro. È pericoloso per lui. Devo andare ora, devo riferire del successo direttamente a lui. Derek si allontana. John è solo, continua a guardare i monitor e scrive qualcosa. Allison |
Allora, sembra che appena arrivato ti sia già dimostrato utile. |
Gli si è avvicinata da dietro. John |
Beh, (tirando su la testa, ma senza guardarla) serviva una mano, ed ho fatto quel che potevo. |
Scusa, ma... Allison |
(Interrompendolo) Ma ora mi dirai che devi andare... |
John |
(La guarda per un attimo girando gli occhi verso di lei) S...si... |
Allison |
Cos'è, sei timido, o ti ho fatto qualcosa? |
John |
No, scusa, non volevo offenderti. |
Non mi hai fatto niente. Allison |
Qui nessuno ti conosce... |
Io non ti conosco, ma sembra che tu conosca più di qualcuno. Di sicuro conosci Derek. Conosci me, mi hai mai vista prima? John |
Te? |
No! Accenna un sorriso un po' forzato. John |
Magari in un'altra vita... |
Allison |
Magari in un'altra vita... |
Gli mette una mano sulla spalla, si allontana. Lui le lancia un altro sguardo mentre lei si allontana. Appoggia la fronte sulla mano, col gomito sul tavolo. John |
(Sottovoce) Già... |
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sarah si trova in una stanza non molto grande. È spaesata, e si guarda intorno. Arriva Cameron, con un vestito chiaro lungo, sorridendo mentre guarda una foto che ha in mano. Glie la da. Sarah la prende e la guarda. Ci sono lei e suo figlio, con dietro degli alberi. Sono felici, sorridenti. Guarda nuovamente Cameron: non ha più il rivestimento, ma ha lo stesso vestito. Sarah ha paura. Cameron le mette la mano metallica sulla spalla, accarezzandola. Sarah ha ancora paura, ma non se ne va. Guarda la mano sulla sua spalla con la coda dell'occhio per un paio di secondi, poi guarda in faccia Cameron. Sarah si sveglia di scatto puntando la pistola in avanti. Sente il clacson oltre la porta. Guarda Cameron, sempre immobile. Va all'interfono. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Derek torna da John, che è sempre al tavolo a fissare il PC mentre fa anche altro. John |
Nessun movimento. |
Derek |
Beh ragazzo, hai fatto colpo. Rudolf ti vuole conoscere. |
John |
Io ho solo fatto quello che mi è venuto più spontaneo fare. |
Derek |
Dai, vieni, non fare il modesto, ti porto da lui. |
John |
Che gli hai detto. |
Derek |
Che un ragazzo sbucato dal nulla ha pianificato il piano che ha localizzato la sede che cercavamo da giorni. | Il resto glie lo dirai tu. Si dirigono verso il bunker di Rudolf. All'ingresso due guardie, armate e con pastori tedeschi, in posizione di riposo. Una guardia fa la scansione dell'iride, e la pesante porta si sblocca rumorosamente. A fatica la apre ed entrano. Poco dopo si sente il rumore metallico della porta che si richiude alle loro spalle. Percorrono un lungo corridoio che va verso una seconda porta con altra guardia armata. Vengono controllati al metal detector, e poi vengono fatti entrare. Rudolf |
Salve, ragazzo, come ti chiami? |
Rudolf è di spalle, in posizione di riposo. Si tiene le mani dietro la schiena. Tra loro e lui circa 3m più una scrivania, con varie carte e varie apparecchiature elettroniche, smontate e non. Il bunker non ha finestre e non presenta vie di fuga. L'illuminazione viene dal pavimento, lungo i muri. La stanza è lunga circa 5m e larga 3m, con una rientranza in un lato lungo in cui un uomo che lavora a qualcosa. Loro sono entrati da un lato corto, Rudolf è sull'altro. Davanti a Rudolf una enorme piantina, con varie annotazioni. Lui è immobile, circa 1.75-1.80m, corporatura media. Indossa anfibi, e larghi pantaloni militari con molte tasche. Una Beretta 93 è nella fondina al fianco destro, appena sotto, la voluminosa giacca mimetica che copre il giubbotto antiproiettile. Un abbondante berretto militare e dei guanti di pelle scura sottili e aderenti completano il suo abbigliamento. John |
Connor, signore, John Connor. |
Rudolf |
Connor hai detto... mai sentito. |
Com'è che qui nessuno ti ha mai visto o sentito nominare, ma che sei un esperto stratega? John |
Signore, è che sono stato isolato da questo ambiente. |
Ho vissuto lontano dal conflitto, come ho già detto, mia madre è un po' paranoica... Io sono tutto ciò che ha. Rudolf |
Ma hai deciso di farti vivo comunque... |
John |
Signore, dovevo fare qualcosa di utile. |
Rudolf si gira. Ha una folta barba marrone integrale, con baffi, su una faccia magra. Indossa degli occhiali con spessa montatura nera squadrata e grandi lenti. {OK, no: non è Gordon Freeman!} Rudolf |
Non chiamarmi signore, queste sono cose degli eserciti regolari. |
Qui siamo una famiglia, ragazzo, una famiglia che tenta di sopravvivere. John |
Capisco. |
(Dopo qualche secondo) Mi hanno detto che non esce molto spesso da qui. Dev'essere opprimente stare sempre qui, da solo. Rudolf |
Non devi pensare che mi sia rinchiuso qui dentro per paura, o per non vedere cosa accade fuori. |
Non sono qui solo perché così posso organizzare meglio le strategie a livello globale con l'aiuto degli uomini di mia fiducia. Rudolf si rigira verso la piantina. Rudolf |
Sono qui perché la gente ha bisogno di sapere che io ci sono... |
Hanno bisogno di una figura da seguire, di qualcuno che dia loro la forza di combattere... di sopravvivere. Non sono un dio, non sono speciale... La gente ha bisogno di sapere che io ci sono forse più di quanto abbia in realtà bisogno di me. Io sono solo qualcuno che ha saputo fare la cosa giusta al momento giusto. Ed ora la cosa giusta per me è rimanere qui e portare l'umanità alla vittoria. John |
Non volevo offenderla, o essere indiscreto, volevo solo dire che non dev'essere bello stare "sempre" qui dentro... |
Derek |
John, è indispensabile che stia qui, qui è al sicuro. |
John |
(Un po' sottovoce, sguardo basso) Nessuno è mai al sicuro... |
Rudolf |
Già, nessuno è mai al sicuro, ma mi devono ritenere tale, per continuare a sperare, a resistere, a combattere! |
Cala il silenzio per alcuni secondi. Rudolf |
Hai detto che tua madre è paranoica, e che sei stato fuori dal conflitto, giusto? |
John |
Esatto. |
Rudolf |
E dov'è ora tua madre? |
John |
In un posto "abbastanza" sicuro... |
Rudolf |
E come si chiama? |
John |
Sarah, Sarah Connor. |
Rudolf |
(Si gira nuovamente verso John) Hai il suo cognome... immagino tu non conosca tuo padre... |
John |
Già... |
Rudolf |
Sono anni difficili, ragazzo... |
Derek |
(Mette una mano sulla spalla di John per chiamarlo) Signore. |
Rudolf |
Credo che tu ci sarai molto utile. |
Potete andare. (Si rigira verso la piantina) John e Derek se ne vanno, ma la scena rimane su Rudolf. Si sente la porta richiudersi. Rudolf |
Fatto? (Sempre rivolto alla piantina.) |
Uomo |
Si signore. |
Rudolf |
Le coordinate? |
Uomo |
Topanga canyon. |
Rudolf |
Topanga canyon... |
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sarah è all'interfono. Sarah |
Si? |
Interfono: |
"Involtini primavera". |
Apre la porta. Ellison risale in macchina ed entra con questa. In auto c'è Murch. Sarah chiude la porta, mentre Ellison e Murch scendono dall'auto. Sarah |
Non vi ha seguiti nessuno vero? |
Ellison |
No, sono addestrato per queste cose. |
Murch si avvicina ai due. Sarah |
Tu devi essere il Sig. Murch. |
Murch |
(Aggiustandosi gli occhiali sul naso) Si, sono io. |
Il sig. Ellison mi ha detto che hai qualcosa che vuoi che veda. Sarah |
Non io... |
Non sono io che voglio che tu la veda, ma John Henry, il tuo capo... e la nostra amica (indicando con la testa Cameron). Murch |
John Henry? |
E lei chi è? Sarah |
Qui ci sono tutte le istruzioni che hanno lasciato. |
Murch |
Ma è m...morta? |
Sarah |
No, non è morta. |
O almeno spero per lei... Lei è Ellison la interrompe. Ellison |
Lei è come il corpo di John Henry. |
Murch si trova tra Sarah ed Ellison, guardando Sarah e di spalle ad Ellison Murch |
Come? Ma quanti ce ne sono? |
E da dove vengono? Ellison fa cenno di si con la testa a Sarah. Sarah |
Da "dove", dici... |
Domanda sbagliata Sig. Murch. Se te lo dicessi non mi crederesti. Cosa significa questa roba (consegnandogli i fogli). Murch |
(Li guarda per un po') È un codice crittografico molto avanzato... |
Cioè, è la chiave di decrittazione del codice. Ma se non so di che cos'è non serve a molto. Sarah prende delicatamente la borsa. Tira fuori il Turco e l'unità di back-up. Murch |
Ma perché avete preso questa roba? |
E John Henry? Sarah |
Il tuo amico John Henry se n'è andato, e la Zeira Corp non esiste più... |
Tabula rasa! Murch |
Andato, e dove? |
Sarah |
(In tono ironico) Ancora domanda sbagliata Sig. Murch... |
Murch |
E la signora Weaver lo sa? |
Ellison |
Si, lei è andata a cercarlo, per aiutarlo. |
Con suo figlio (indicando Sarah). Murch |
Mi metto subito al lavoro per vedere cosa ci ha lasciato John Henry. |
Immagino che qui non ci sia internet, vero? Sarah |
Suppongo di no. |
E non usare il cellulare. Murch |
È già spento. |
Murch prende il suo portatile e l'unità di back-up e si mette al lavoro su una scrivania libera. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
John va da Allison, che è da qualche parte nei tunnel. John |
Ciao... |
Allison |
(Sorridendo) Ah, allora parli! |
John |
Ti volevo chiedere scusa per prima... |
Non ho frequentato molta gente negli ultimi tempi... Allison |
Ah, avevo ragione... sei timido! |
Beh, piacere di averti fatto parlare, allora. John |
Timido? |
No, non è quello. È solo che... Non so come spiegartelo... John si appoggia di schiena al bordo del tavolo, incluse le mani, sguardo un po' basso. Allison |
Provaci. |
John |
Quando ti ho vista, l'altra sera... |
Non so... È come un'immagine, un qualcosa che non riesco a definire... Allison |
Come un déjà vu? |
John |
No, più che altro come un sogno, una premonizione... |
È una sciocchezza, lo so... Allison |
Una premonizione? (Lo guarda stupita) |
Cosa sei, un veggente? John |
Non esattamente, ma diciamo che a volte ci azzecco... (si rimette in piedi) |
Spesso, direi... (La guarda dritta in faccia) Stai attenta in giro! Allison |
(Perplessa) OK... |
John si allontana mentre Allison lo guarda con faccia stupita e perplessa. Dopo alcuni secondi arriva Phil, vede il suo sguardo e guarda John. Phil |
Dice di andare. |
Allison |
(Ancora perplessa) OK... | Allison è nel bunker di Rudolf, che è sempre di spalle. Rudolf |
Allora, trovato nulla? |
Allison |
Io non ci ho capito molto, è tutto molto strano. |
Rudolf |
Capisco... |
Allison |
Il posto? |
Rudolf |
(Si gira verso di lei) Abbiamo fatto. |
(Prende un fascicolo dalla scrivania) Prendi questo. Dentro ci sono ulteriori dati ed istruzioni. Voglio che lo impari a memoria e lo distrugga. Lei prende il fascicolo e lo apre. Ha una faccia stupita. Allison |
È impossibile, sei sicuro? |
Rudolf |
Tutti i dati sono stati ricontrollati, ma non riesco a capire neanche io come sia possibile... |
Fai rapporto se hai novità. Allison |
OK, vado. |
Rudolf |
Ah, Allison... È inutile sottolineare quanto la cosa sia importante e quanto la riservatezza sia fondamentale. |
Ti sarà più chiaro leggendo la documentazione. Allison |
Lo so benissimo. |
| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ellison e Sarah sono lontani da Murch. Ellison |
Cosa stiamo facendo qui, di preciso. |
Sarah |
Di preciso... |
Ce lo dirà lui cosa fare. Quello che stiamo facendo è tentare di fermare il Giorno del Giudizio, di fermare Skynet. Ellison |
Ho portato da mangiare, e la roba che mi hai chiesto (indicando una busta). |
Mi spieghi a che ti serve? Sarah |
Sembra che non siamo gli unici ad avere fame Mr. Ellison: porta qualcosa anche a lui. |
Ho trovato una macchina del caffè funzionante la in fondo, se vi va. Sarah prende la busta, la appoggia sul tavolo, e comincia a tirare fuori roba. Una bottiglia di integratore salino, varie confezioni con pillole. Guardando di tanto in tanto in basso, prende alcune pillole e le mette nella bottiglia dell'integratore. Tappa la bottiglia e la agita a lungo. Torna Ellison, mangiando un Hamburger. La osserva per un po'. Ellison |
So che hai paura del cancro, mi è stato riferito... |
E so che hai perso peso... Ma quel cocktail non ti servirà, devi andare da un medico. Sarah |
Non posso, non per ora... |
Sai, sono ricercata! E poi questo non è per me. Ellison |
E per chi è? |
Sarah |
Quando, anni fa, Kyle Reese mi ha detto "tessuto organico vivente" non pensavo intendesse "così" vivente! |
Prende dalla stessa busta un imbuto ed un tubo. Ellison |
È per... (Indicando Cameron, alla sua sinistra, con l'indice della mano destra, tenendo il braccio davanti al busto) |
Sarah |
Ci sono istruzioni e dosaggi. |
(Prendendo un foglio strappato dalla tasca) Questo lo aveva in mano, l'ho trovato mentre ti aspettavo in auto, vicino alla banca. L'altra metà è quella che ho dato a te prima. (Leggendo dal foglio) "Il rivestimento organico, essendo quasi privo di muscoli, ha un consumo estremamente ridotto, sia di cibo che di ossigeno." "In condizioni normali, una riserva interna di acqua, vitamine, ed altri nutrienti essenziali possono tenerlo in vita per anni." "Il tessuto è stato appositamente progettato per rigenerarsi." "Il tutto è controllato e monitorato costantemente da un sistema autonomo, indipendente dal chip, che provvede anche alla circolazione, alla respirazione, alla somministrazione di ciò che manca, ed al mantenimento della temperatura." "Tuttavia le necessità cambiano quando ha bisogno di rigenerarsi, come ora che è ferito, quindi bisogna somministrare quanto segue." "... La parte iniziale dell'apparato digerente e respiratorio è uguale a quella umana, per non essere riconoscibile, sebbene poi gli apparati stessi siano estremamente più piccoli." "Non dovrebbe essere quindi difficile inserire una sonda nell'esofago, ma si deve stare attenti a non mandarla al polmone." In pratica bisogna infilare la sonda e versare un terzo di questa bottiglia ogni due giorni per due settimane. Sai infilarla, io no. Ellison |
Certo, ero un agente federale, sono addestrato al primo intervento. |
Faccio io. Ma non sarebbe stata più semplice una flebo? Sarah |
No, dice anche questo: "Per evitare gravi emorragie dovute alle ferite, il rivestimento non ha vene o arterie principali, quelle che si vedono sono finte." |
"C'è solo una fitta rete di capillari. Non è quindi possibile applicare flebo." Ellison infila la sonda e versa un po' del contenuto dell'imbuto. Quando è sceso sfila la sonda. Sarah va da Murch, che è alla scrivania, davanti al suo computer. Sarah |
Hai ancora fame? |
Murch |
(Guardando il computer) No, grazie. |
Sono riuscito a decifrare i dati. C'è un file con delle istruzioni. In pratica spiega come ricostruire un super-computer, come quello che avevamo, usando il piccolo computer nero, per farlo rivivere. Sarah |
Quanto servirà? |
Murch |
Beh, non è roba che si vende al supermercato, bisogna ordinarla... |
Ma John Henry ha trovato chi la ha già disponibile. Dice che lui non poteva ordinarla perché era controllato. Sarah |
E quanti soldi per comprarla? |
Murch |
Direi dai 5 ai 7 milioni di dollari, ma devo controllare in rete se i prezzi sono variati, e qui non c'è rete. |
Sarah |
7,000,000$ !!! |
Dove li vado a prendere io sette milioni di dollari?! Murch |
No, dice anche quello: ci sono i dati di un conto cifrato che dovrebbe contenere abbastanza soldi per comprare e costruire il tutto, non rintracciabile. |
John Henry ci ha anche lasciato una procedura ben precisa per evitare che suo fratello possa rintracciarci. Sarah |
Suo fratello? |
Ellison |
Si, è così che John Henry chiama l'altro super-computer che ha già tentato una volta di distruggerlo, via rete. |
Sarah |
Skynet! |
È Skynet suo fratello! Sig. Murch, costruiamo questo super-computer, anche più potente, se possibile! Se suo fratello ha trovato lui, lui può trovare suo fratello! Segui la procedura ed acquista il necessario! Ellison |
Hai intenzione di costruirlo qui dentro? |
Sarah |
No, al piano di sotto. |
Ellison |
Piano di sotto? |
Sarah |
Si, ci sono altri tre piani sotto, è enorme. |
(Ad Ellison) Aiutami a portare tutto di sotto, compresa lei. (A Murch) Poi raggiungici quando vuoi, ti mostro il resto del bunker. Murch annuisce. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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